Cannes 2018: perchè ci piace Dogman?
A Cannes 2018 è stato il film che ha vinto il premio per Miglior Attore Protagonista tra i due film italiani in concorso, ricevendo da subito gli applausi e le entusiaste recensioni del pubblico in sala; ritenuto dai critici, sopra la media, recitato in maniera magistrale, con interessanti spunti e un’ottima fotografia, un “western urbano”, essenziale e profondo: parliamo di Dogman di Matteo Garrone
Dogman, già nelle sale dal 17 maggio e da subito 2° per incassi al botteghino, prende spunto dalla storia del “Canaro della Magliana“, fatto di cronaca degli anni ’80, sull’omicidio del pugile e criminale Giancarlo Ricci, a seguito di feroci torture da parte di Pietro De Negri, detto Er Canaro (proprietario di una toeletta per cani nella periferia di Roma, la Magliana)
Ma il regista del film Gomorra (2008), del Racconto dei racconti – Tales of tales (2015) ci tiene a sottolineare che la storia è stata solo uno spunto e che Dogman non vuole raccontare quei fatti e quella vicenda storica.
La trama di Dogman
Marcello Fonte, vincitore del premio come miglior attore protagonista, possiede una toeletta per cani, che diventa ben presto teatro dei loschi affari di Edoardo Pesce, ex pugile e criminale della zona. Riuscirà Marcello a ribellarsi ai soprusi senza trasformarsi nel male, come avvenne nella storia reale? Proprio l’incontro tra Garrone e Marcello Fonte e la sua scelta come protagonista, ha trasformato il film, fermo da anni fino a quel momento, in un successo, acclamato anche nella croisette.
L’umanità di Marcello, infatti, è stata la chiave di volta, di questo film:
“Quando abitavo in una baracca e sentivo la pioggia cadere sulle lamiere, mi sembrava di sentire gli applausi”.
Così esordisce Marcello Fonte calcando il palco del Festival di Cannes per ricevere il premio da Roberto Benigni, a cui, ironia della sorte, era stato proposto il ruolo 13 anni prima. Marcello, attore “per caso” viene da un passato di povertà e difficoltà e proprio per questo riesce a trasmettere al film e al pubblico quell’umanità che, distacca dal fatto di cronaca e fa rimanere lo spettatore con lui fino alla fine del film. Gli applausi, Marcello, questa volta sono reali.
Perchè ci piace tanto Dogman?
In parte ve l’abbiamo spiegato, la storia di Marcello è un primo buon motivo, il film un altro, ma noi di FlipperMusic facciamo musica e di musica ci piace parlare.
La colonna sonora di Dogman è del compositore Michele Braga, conosciuto per la soundtrack di diversi film di successo, solo per citarne alcuni, “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti, “Smetto quando voglio: Masterclass” e “Ad Honorem” di Sydney Sibilia e giudice nell’edizione 2017 di Cortinametraggio, ha collaborato con noi per il nostro catalogo Primrose Music con l’album PRCD 214 True Life, un album di production music adatta a colonne sonore per fiction e serie TV.
Complimenti e applausi anche per te, Michele, per questo tuo ultimo successo!
FlipperMusic, no more silence