Tra production music e discografia: il caso Pietro Paletti
Tra production music e discogfia, vi raccontiamo il caso “Pietro Paletti“, cantautore, produttore e autore, classe 1980, che nella sua carriera ha fatto strada tra studi di post-produzione londinesi (collaborando con grandi nomi quali, Goran Bregovic, Robert Carlye e Ridley Scott), etichette indipendenti bresciane e non fino alla Sugar Music di Caterina Caselli. E con FlipperMusic ha trovato il suo posto nella music library, con due album.
L’esperienza discografica di Pietro Paletti
Pietro Paletti ha approcciato a diversi strumenti musicali fin dalla tenera età e ben presto, a soli 19 anni, si trasferisce a Londra, studiando per diventare produttore discografico e per fare esperienza. Tornato in Italia nel 2005 diventa bassista per i The R’s, pubblicando l’album De fauna et flora, partecipa a diversi festival in America.
Nel 2012 inizia a collaborare con l’etichetta indipendente Foolica Records con il suo album di esordio “Ergo Sum“, un mix tra suoni internazionali e pop italiano.
Dopo la selezione tra i 60 giovani delle Nuove proposte di Sanremo 2014, nello stesso anno la Sugar Music di Caterina Caselli gli propone un contratto per l’album elettronico “Qui e Ora“. Nel 2018 è uscita la sua ultima produzione “Super” per la Woodworm Label.
E per la serie “scrivimi una canzone“, un suo brano, scritto inizialmente per Malika Ayane anni prima, viene proposto dalla stessa Caterina Caselli a Mina e Celentano trovando nel duetto magico la proposta vincente: nel 2016 il brano “Ma che ci faccio qui” verrà infatti inserito nell’album “Le Migliori”
Così risponde ad un’intervista alla domanda Che cosa si prova ad aver scritto una canzone per Mina e Celentano?
Pensi a quando da piccolo in cucina tua madre cantava le loro canzoni, quando li vedevi in tv e tutti li ascoltavano con rispetto e ammirazione. Pensi che oggi un cerchio della tua vita si è un po’ chiuso. Capisci che è una piccola grande soddisfazione che va oltre la sfera professionale
E se stilassimo una playlist delle tendenze musicali di Paletti negli anni, questi sarebbero gli artisti con cui è cresciuto: a 7 anni “Bad” di Michael Jackson, a 10 anni i Queen, i Nirvana a 13 anni mentre a 16 anni i Red Hot Chili Peppers, solo in tarda età ha scoperto Battiato, Battisti, De Andrè, Mina e Celentano e ormai varia dal pop italiano a quello straniero. Una gran bella playlist!
La production music di Pietro Paletti
Nel 2005 tornato da Londra, Pietro lavora per un periodo alla Fox, come produttore e compositore di musiche per documentari e spot televisivi, questa esperienza lo porterà a pubblicare nel 2010 due album sull’etichetta Primrose Music, label made in Italy di punta all’epoca in casa FlipperMusic.
Gli album, Sljivovica (PRCD 194) e Play My Guitar (PRCD 195), appartengono ad uno stesso progetto: musica gypsy, balcanica, klezmer nello stile di Goran Brekovic, suonati in modo magistrale.
Ci piace farvi sapere chi ha lavorato o lavora tutt’ora con FlipperMusic e il motivo per cui siamo fieri delle produzioni che abbiamo in catalogo.
Se volete seguire, e noi ve lo consigliamo, l’attività artistica e discografica di Pietro Paletti, vi suggeriamo la sua pagina Facebook per rimanere sempre informati sui suoi eventi. Per tutti gli utilizzi di production music invece, non vi resta che contattarci!
FlipperMusic, no more silence
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