Un affare di famiglia: la colonna sonora del trailer

Dalla Palma d’Oro del Festival di Cannes 2018 alle sale cinematografiche: finalmente in uscita il 13 settembre “Un affare di famiglia” (Shoplifters) di Hirokazu Kore-eda.
Un film sulla famiglia, sui legami di sangue, sui genitori biologici o acquisiti, temi cruciali e cari al regista giapponese, già in parte affrontati nel film precedente Father and Son (2013), ma che in questo lungometraggio trovano una delicatezza e una sensibilità che gli hanno valso il prestiogioso premio.

Un Affare di Famiglia: il film

Lontani dalle lussuose case giaponesi, il film è ambientato nei sobborghi metropolitani, in una casa piccola angusta, uno squallido ma accogliente tugurio, dove vive la famiglia Shibata composta da padre, madre nonna, una figlia adolescente, un figlio maschio e una bambina accolta come figlia, ma che in realtà non lo è. Il clan Shibata, ha costruito un proprio equilibrio, fatto di felicità ma anche di legami fondati sull’interesse economico, sull’inganno, la manipolazione.
Il modo in cui il denaro, o la sua assenza, condizionino i rapporti fra gli esseri umani, soprattutto in una società rigidamente divisa in caste come quella contemporanea giapponese è un tema fortemente sentito e affrontato in questo film.

L’interesse e la condivisione del denaro è un fattore importante e di coesione di questa famiglia: Osamu (il padre) e Shota (il figlio) commettono piccoli furti nei supermercati, Nobuyo (la madre) lavora in una lavanderia, Hatsue (la nonna) percepisce entrate in modo ambiguo, Juri (la figlia adolescente), oltre a studiare, lavora in un peep show. A modificare un pò gli equilibri arriva Aki, una figlia non figlia, trovata, abbandonata a se stessa, mentre padre e figlio scappavano da un furto appena commesso, verrà accolta e inglobata nella famiglia e Nobuyo se ne prenderà cura.

Questo film è pieno dei vari elementi cui ho pensato e che ho indagato negli ultimi 10 anni. È la storia del significato della famiglia, la storia di un uomo che cerca di essere padre ed anche quella di un ragazzo che diventa adulto. (Hirokazu Kore-eda)